Senza dubbio questa rivoluzione ha toccato sia le imprese che le persone, mettendo in atto dinamiche nuove nell’esperienza di acquisto dettate da abitudini che hanno subito messo radici.
Durante il lockdown non era possibile spostarsi da casa, se non per far fronte ad esigenze e acquisti di prima necessità, perciò i negozi, gli uffici, i ristoranti hanno visto i loro luoghi fisici totalmente svuotati dai clienti abituali. I luoghi virtuali, invece, come i siti di e-commerce e i servizi di assistenza virtuale sono stati affollati dalle persone che hanno delegato all’on line tutta una serie di attività che prima facevano nei punti vendita e negli uffici fisici.
Nel periodo clou della pandemia i siti di e-commerce hanno registrato un boom di vendite senza precedenti, e solo in Italia il 21% dei consumatori ha ordinato dai 3 ai 4 prodotti in più rispetto alla normalità, prediligendo i negozi online locali.* Lo smart working ha raggiunto percentuali altissime, ad esempio nella PA – uno degli ambiti purtroppo non sempre a suo agio all’utilizzo dei mezzi digitali – si è arrivato a toccare percentuali pari al 50-60% del personale in lavoro da remoto.
Con il passare del tempo e il superamento della fase di emergenza, queste abitudini d’acquisto e di fruizione di servizi attraverso i mezzi digitali non sono cambiate ma sono andate ad integrarsi con quelle più in voga in passato. Si aprono, quindi, nuovi scenari di contatto tra le persone e le imprese.
ufirst supporta sia le persone che le aziende nel soddisfare queste nuove esigenze, inserendosi come strumento valido per creare un ponte tra le imprese e i loro clienti affinché l’esperienza d’acquisto di beni o servizi sia sempre soddisfacente e piacevole.
In primo luogo, in questa nuova situazione è necessario organizzare meglio gli spazi dove avviene l’incontro tra dipendenti e clienti per garantire sicurezza e tranquillità ad entrambi, rispettando tutte le misure di sicurezza. Gestire gli accessi a servizi affollati, organizzando gli accessi è da sempre la mission di ufirst che lavora per rendere più agili questi processi.
Per le banche e nella PA, ad esempio, ufirst può organizzare l’erogazione dei servizi, permettendo alle persone di prenotare online uno slot per una consulenza nella filiale o nell’ufficio pubblico che preferiscono, senza creare code agli sportelli dentro la struttura.
Per le farmacie, alle prese con vaccini, tamponi, elettrocardiogrammi e servizio al banco, ufirst è un ottimo alleato per gestire le varie richieste tramite app da remoto, organizzare meglio i turni dei dipendenti ed avere il tempo per sanificare gli spazi tra un cliente e l’altro.
Nel settore retail, infine, ufirst permette di gestire l’ingresso in negozio tramite una fila virtuale, sia che si tratti di servizi di reso e cambio, sia per girare serenamente tra le nuove collezioni, evitando affollamenti e rispettando le distanze.
La flessibilità della tecnologia ufirst fa sì che i diversi prodotti siano un valido supporto per tutte le tipologie di business, nonostante lo scenario generale in continuo cambiamento.