Un cambiamento epocale, che sprona le aziende a un rinnovamento nelle modalità di vendita di prodotti e nella fornitura di servizi attraverso nuovi strumenti digitali.
Nel 2020 l’emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid-19, ha messo ancor più in evidenza la necessità di una digitalizzazione anche in settori che sembravano non essere stati ancora toccati da questa rivoluzione.
È il caso della pubblica amministrazione, alle prese con burocrazia, pratiche complesse e cittadini spesso impazienti o con situazioni da risolvere che invece sono costretti, il più delle volte, ad attese infinite e malfunzionamenti del sistema.
A questa situazione di partenza, durante il periodo di pandemia si è aggiunta la difficoltà nell’avere un qualsiasi contatto con gli impiegati pubblici, o con altre persone con cui condividere lo stesso spazio per un tempo indefinito. Una circostanza che faceva desistere le persone dal recarsi negli uffici, preferendo rimandare ad un momento di maggiore tranquillità queste esigenze, soprattutto quando ritenute non essenziali.
Di fronte a questa situazione diffusa, gli enti amministrativi hanno iniziato a riorganizzare l’erogazione dei loro servizi privilegiando lo strumento digitale che per tutto il periodo di lockdown è stato l’unico mezzo disponibile.
A ciò si è aggiunta la necessità di semplificare le procedure lavorative e consentire una gestione anche da remoto dei servizi al pubblico, applicando telelavoro e smart working per almeno il 50% del personale.
Con il passare del tempo e il superamento della fase di emergenza, per moltissime persone sta diventando un’abitudine l’utilizzo dei mezzi digitali per entrare in contatto con la pubblica amministrazione.
Oggi un’impresa su due (il 51%) riconosce la digitalizzazione della pubblica amministrazione come un elemento facilitante nella relazione, senza forti differenze tra piccoli Comuni e grandi centri, mentre un 42% pensa che l’evoluzione tecnologica sarà un vantaggio nel prossimo futuro.*
È evidente che la sfida più grande della pubblica amministrazione sia aumentare la propria efficienza adottando le giuste soluzioni digitali, semplici ma efficaci, che siano in grado di migliorare la customer experience degli utenti e al contempo incrementare la produttività.
Un traguardo non da poco, che riguarderà soprattutto la relazione tra i cittadini e le istituzioni, spesso legata a prassi da modernizzare.
Grazie agli strumenti digitali, gli enti pubblici potranno finalmente gestire al meglio i tempi di attesa degli utenti, attraverso l’organizzazione di appuntamenti e prenotazioni degli stessi, così come potranno pianificare il lavoro giornaliero dei propri impiegati che serviranno col sorriso le persone altrettanto rilassate, non avendo sprecato ore intere del loro tempo in coda.
D’altra parte le stesse file potranno essere eliminate, facendo uso di un QMS virtuale che permetterà agli utenti di prenotare da remoto il proprio turno per l’ingresso ai servizi degli uffici. Le persone, dal canto loro, nel frattempo potranno sbrigare altre faccende ed evitare affollamenti e attese in struttura.
La digitalizzazione, quindi, può essere un reale valore aggiunto per la pubblica amministrazione, soprattutto quando si riesce a sfruttare l’innovazione tecnologica per creare un rapporto migliore tra Istituzioni e cittadini. Un rapporto basato sull’efficienza e l’affidabilità, sempre incentrato sui bisogni reali delle persone.
*Fonte: Ansa, Digitalizzazione P.a. spinge investimenti di 7 pmi su 10.